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  ci vorrebbe... Il Neuropsichiatra Infantile "mascarato"! L'ho chiamata per farle gli auguri e sentire un po' come va. Le mamme dei ragazzetti complicati sono spesso sole, soprattutto per le feste. Lei lo so, non mi chiama: ha paura di disturbare, tanto sono sempre e solo lamentele, non vuole angustiare gli altri. Così mi ringrazia, ricambia gli auguri, intanto si sentono le urla in sottofondo, impossibile non chiederle se ci sono novità. Ma ovviamente non ci sono, se non in peggio. Il ragazzetto continua a non voler andare a scuola, a stare tutto il giorno in mutande, ad uscire da camera sua solo per i bisogni fisiologici, a restare attaccato alla Playstation a ogni ora del giorno e della notte. Per di più, da qualche mese gli hanno assegnato un altro specialista, senza troppe spiegazioni.  "Bravissimo, per carità, non dico... Ma non si trova mai, non si capiscono, lo ha visto così poco, non lo conosce. Quello di prima almeno rispondeva subito alle e-mail, mi r
 non avere fretta... Però: ne è trascorso di tempo!  In effetti, avrei dovuto sospettarlo dal fatto che non ricordavo nemmeno più il nome del mio blog, ma - essendo assai smemorata - la cosa non era indicativa del tempo passato. Incontrarlo casualmente, mentre riflettevo e cercavo di fare ordine nelle idee, è stato come ritrovare un vecchio conoscente, se non amico. E allora: perchè non  riprendere, proseguire, arricchire, anzichè cominciare di nuovo? Proviamoci, ci provo. Nel frattempo, però, il mondo è cambiato, e ancora non ci siamo resi conto di quanto lo sia. L'impressione è che tutti stiano aspettando che l'onda passi, resistendo, tenendosi aggrappati con le unghie e con i denti a usi e costumi di prima, per tornare appena possibile a riprenderli, a ripetere errori e baggianate di prima. Non sembra una buona idea. L'alternativa - le alternative - c'è, ci sono: parto da quel che meglio conosco, vediamo dove ci porta questa specie di viaggio con bagaglio leggero.