chi avrebbe un disturbo della relazione?!

La bagnina del mio bagno mi ferma, un po' angosciata. Ha due gemelli, l'asilo ricomincia tra poco, glieli hanno divisi senza preavvisare lo scorso anno, ed è stato un guaio: il maschio piangeva perchè voleva stare con la sorella. Così, fra che la mamma d'inverno non ha problemi di lavoro, fra che si sono ammalati spesso, in pratica non c'è mai andato. Ora ha già dichiarato che lui, senza la sorella, all'asilo non ci va.
Mi chiede: "Verrà a vedere quel bimbo..." Siamo in un paese piccolo, in barba alla privacy - che peraltro consente filmini di recite e compleanni diffusi generosamente e crea un mucchio di problemi se chiedo di filmare un mio piccolo paziente mentre è nel suo ambiente naturale - lo scorso anno mi ha incontrata all'asilo, che è lo stesso dei gemelli. "Ma cosa ha quel bimbo?" Cerco di glissare, ormai sono abituata: "Oh, ha fatto tanti progressi. Ma Filippo ci gioca? ve ne parla?" Non le dico che ha un disturbo pervasivo dello sviluppo, per fortuna lieve, e che quindi il suo problema principale è la relazione con gli altri. "Per carità: Filippo, le poche volte che è andato, si metteva a sedere su una sedia appena arrivava e non si muoveva finchè non lo prendevo!" Penso al mio piccolo Manfredi, come va tranquillo a scuola, guarda i compagni: ma chi ce l'ha il problema di relazione?!

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